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Paolo Borsellino ANSA

Paolo Borsellino e I giovani, la mia speranza alla Maturità 2025

Paolo Borsellino tra le tracce della prima prova della Maturità 2025 con il suo messaggio "I giovani, la mia speranza": cosa chiedeva la traccia

Francesca Pasini

Francesca Pasini

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Content Writer laureata in Economia e Gestione delle Arti e delle Attività Culturali, vivo tra l'Italia e la Spagna. Amo le diverse sfumature dell'informazione e quelle storie di vita che parlano di luoghi, viaggi unici, cultura e lifestyle, che trasformo in parole scritte per lavoro e per passione.

Sono state rese note le tracce della Maturità 2025. Tra i temi della prima prova dell’esame di Stato troviamo "I giovani, la mia speranza", un messaggio del magistrato Paolo Borsellino.

Chi era Paolo Borsellino

Paolo Borsellino è stato un magistrato italiano, nato a Palermo il 19 gennaio 1940, diventato simbolo della lotta dello Stato contro la mafia. Cresciuto nello stesso quartiere di Giovanni Falcone, con cui avrebbe poi condiviso anni di lavoro e amicizia, intraprese la carriera in magistratura nel 1963. Negli anni ’80 entrò a far parte del pool antimafia di Palermo, un gruppo di magistrati coordinati da Antonino Caponnetto che lavorava in stretta collaborazione per indagare su Cosa Nostra. Il loro metodo di lavoro innovativo, basato sulla condivisione di informazioni e responsabilità, portò al maxiprocesso di Palermo del 1986, che si concluse con centinaia di condanne e segnò un duro colpo per l’organizzazione mafiosa.

Dopo la morte di Giovanni Falcone nella strage di Capaci il 23 maggio 1992, Borsellino intensificò il suo impegno nelle indagini, consapevole del rischio che stava correndo. Solo 57 giorni dopo, il 19 luglio 1992, anche lui fu assassinato in un attentato a Palermo, in via D’Amelio, insieme a cinque agenti della sua scorta: Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. L’esplosione di un’autobomba segnò uno dei momenti più tragici e simbolici della storia repubblicana italiana. La sua morte, come quella di Falcone, suscitò una fortissima reazione dell’opinione pubblica, contribuendo a un cambiamento profondo nella percezione sociale della mafia e nell’azione dello Stato contro la criminalità organizzata.

Le indagini successive e le inchieste giudiziarie hanno sollevato nel tempo molte domande sul contesto e le responsabilità dell’attentato, alimentando il sospetto di collusioni e trattative tra apparati dello Stato e ambienti mafiosi. Oggi Paolo Borsellino è ricordato come un eroe civile, esempio di coraggio,

Il testo tratto da "I giovani, la mia speranza" di Borsellino

Ecco il testo tratto da "I giovani, la mia speranza" di Paolo Borsellino sottoposto nella tipologia C, ovvero il tema di attualità.

"Sono nato a Palermo e qui ho svolto la mia attività di magistrato. Palermo è una città che a poco a poco, negli anni, ha finito per perdere pressoché totalmente la propria identità, nel senso che gli abitanti di questa città, o la maggior parte di essi, hanno finito per non riconoscersi più come appartenenti a una comunità che ha esigenze e valori uguali per tutti. […] Sono stato più volte portato a considerare quali sono gli interessi e i ragionamenti dei miei tre figli, oggi tutti sui vent’anni, rispetto a quello che era il mio modo di pensare e di guardarmi intorno quando avevo quindici-sedici anni. A quell’età io vivevo nell’assoluta indifferenza del fenomeno mafioso, che allora era grave quanto oggi. […] Invece i ragazzi di oggi (per questo citavo i miei figli) sono perfettamente coscienti del gravissimo problema col quale noi conviviamo. E questa è la ragione per la quale, allorché mi si domanda qual è il mio atteggiamento, se cioè ci sono motivi di speranza nei confronti del futuro, io mi dichiaro sempre ottimista. E mi dichiaro ottimista nonostante gli esiti giudiziari tutto sommato non soddisfacenti del grosso lavoro che si è fatto. E mi dichiaro ottimista anche se so che oggi la mafia è estremamente potente, perché sono convinto che uno dei maggiori punti di forza dell’organizzazione mafiosa è il consenso. È il consenso che circonda queste organizzazioni che le contraddistingue da qualsiasi altra organizzazione criminale. Se i giovani oggi cominciano a crescere e a diventare adulti, non trovando naturale dare alla mafia questo consenso e ritenere che con essa si possa vivere, certo non vinceremo tra due-tre anni. Ma credo che, se questo atteggiamento dei giovani viene alimentato e incoraggiato, non sarà possibile per le organizzazioni mafiose, quando saranno questi giovani a regolare la società, trovare quel consenso che purtroppo la mia generazione diede e dà in misura notevolissima. È questo mi fa essere ottimista".

La traccia della prima prova scritta su Borsellino

Ecco la traccia del MIM per il tema di attualità legato al messaggio di Paolo Borsellino: "Rifletti, alla luce delle tue esperienze come studente e come cittadino, sul significato profondo di questo messaggio del giudice Paolo Borsellino (1940-1992) e sul valore che esso può avere per i giovani, in particolare per quelli della tua generazione".

Le altre tracce della prima prova scritta alla Maturità 2025

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