
Il Gattopardo di Tomasi di Lampedusa alla Maturità 2025
Tra le tracce della prima prova scritta della Maturità 2025 anche "Il Gattopardo" di Tomasi di Lampedusa: quale tipologia di traccia e cosa chiede
Sono state rese note le tracce della Maturità 2025. Tra i temi della prima prova dell’esame di Stato troviamo "Il Gattopardo" di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. L’autore non era mai stato proposto negli ultimi venticinque anni di esami di Stato. Ecco la traccia e il testo da analizzare.
- Chi era Giuseppe Tomasi di Lampedusa
- "Il Gattopardo" di Tomasi di Lampedusa
- La traccia su "Il Gattopardo" alla Maturità 2025
- La traccia del MIM su "Il Gattopardo"
- Le altre tracce della prima prova scritta alla Maturità 2025:
Chi era Giuseppe Tomasi di Lampedusa
Giuseppe Tomasi di Lampedusa, nato a Palermo il 23 dicembre 1896 e venuto a mancare a Roma il 23 luglio 1957, è stato uno scrittore italiano noto soprattutto per il suo romanzo "Il Gattopardo", considerato un capolavoro della letteratura del Novecento. Appartenente a un’antica famiglia aristocratica siciliana, visse gran parte della sua vita lontano dai riflettori, dedicandosi agli studi, alla lettura e ai viaggi.
"Il Gattopardo" di Tomasi di Lampedusa
"Il Gattopardo", scritto tra il 1954 e il 1957, fu inizialmente rifiutato da diversi editori, ma venne pubblicato postumo nel 1958 da Feltrinelli, grazie all’intervento del critico Giorgio Bassani. Il romanzo racconta il declino della nobiltà siciliana attraverso di don Fabrizio Corbera, principe di Salina, in un periodo segnato dall’Unità d’Italia. Narra quindi i mutamenti avvenuti in Sicilia a partire dallo sbarco di Garibaldi sull’isola e il lento declino dell’aristocrazia borbonica, attraverso le vicende della nobile famiglia del protagonista.
L’opera ebbe subito un grande successo di pubblico e critica, vincendo il Premio Strega nel 1959 e ispirando l’omonimo celebre film di Luchino Visconti nel 1963.
La traccia su "Il Gattopardo" alla Maturità 2025
Di seguito il testo tratto da "Il Gattopardo", del 1962 (pp. 166-168), sottoposto ai maturandi tra le tracce della tipologia A – analisi del testo.
"La prima visita di Angelica alla famiglia Salina, da fidanzata, si era svolta regolata da una regía impeccabile. Il contegno della ragazza era stato perfetto a tal punto che sembrava suggerito parola per parola da Tancredi; ma le comunicazioni lente del tempo rendevano insostenibile questa eventualità e si fu costretti a ricorrere ad una ipotesi: a quella di suggerimenti anteriori allo stesso fidanzamento ufficiale: ipotesi arrischiata anche per chi meglio conoscesse la preveggenza del principino, ma non del tutto assurda. Angelica giunse alle sei di sera, in bianco e rosa; le soffici treccie nere ombreggiate da una grande paglia1 ancora estiva sulla quale grappoli d’uva artificiali e spighe dorate evocavano discrete i vigneti di Gibildolce ed i granai di Settesoli. In sala d’ingresso piantò lí il padre; nello sventolio dell’ampia gonna salì leggera i non pochi scalini della scala interna e si gettò nelle braccia di don Fabrizio: gli diede, sulle basette, due bei bacioni che furono ricambiati con genuino affetto; il Principe si attardò forse un attimo piú del necessario a fiutare l’aroma di gardenia delle guancie adolescenti. Dopo di che Angelica arrossì, retrocedette di mezzo passo: "Sono tanto, tanto felice …" Si avvicinò di nuovo e, ritta sulla punta delle scarpine, gli sospirò all’orecchio: "Zione!": felicissimo gag […] e che, esplicito e segreto com’era, mandò in visibilio il cuore semplice del Principe e lo aggiogò definitivamente alla bella figliola. Don Calogero intanto saliva la scala e andava dicendo quanto dolente fosse sua moglie di non poter essere lí, ma ieri sera aveva inciampato in casa e si era prodotta una distorsione al piede sinistro, assai dolorosa. "Ha il collo del piede come una melanzana, Principe." Don Fabrizio esilarato dalla carezza verbale […] si passò il piacere di andare lui stesso subito dalla signora Sedàra, proposta che sbigottí don Calogero che fu costretto, per respingerla, ad appioppare un secondo malanno alla consorte, una emicrania
questa volta, che costringeva la poveretta a stare nell’oscurità".
La traccia del MIM su "Il Gattopardo"
"Il Gattopardo" è presente nella traccia di tipologia A – analisi del testo. La traccia del MIM richiede di rispondere alle seguenti domande:
1. Riassumi il contenuto del brano
2. Individua e analizza le differenti modalità attraverso le quali Tomasi di Lampedusa presenta i tre personaggi protagonisti di questa scena
3. Illustra con precisi riferimenti al testo i rispettivi atteggiamenti di Angelica e di don Calogero nei confronti del Principe di Salina
4. In quale punto del brano e con quale accorgimento linguistico l’autore rende evidente che don Calogero sta mentendo sulle reali condizioni della moglie?
Inoltre, sulla base dell’analisi condotta dallo studente, si chiede di approfondire elaborando una propria riflessione più generale relativa ai contraddittori rapporti tra aristocrazia e borghesia e sulle inquietudini più profonde che vengono a determinarsi nei periodi di cambiamenti politici.
Le altre tracce della prima prova scritta alla Maturità 2025:
Scopri tutte le altre tracce della prima prova scritta alla Maturità 2025:
- Proposta A1 – Pier Paolo Pasolini, Appendice I a "Dal diario" (1943-1944), in Tutte le poesie, tomo I, a cura di Walter Siti, Mondadori, Milano, 2009.
- Proposta A2 – Testo tratto da "Il Gattopardo" di Giuseppe Tomasi di Lampedusa
- Proposta B1 – Testo tratto da Piers Brendon "Gli anni Trenta, il decennio che sconvolse il mondo". Carocci editore, Roma 2005
- Proposta B2 – Testo tratto da Riccardo Maccioni, "Rispetto" è la parola dell’anno Treccani. E serve per respirare, in Avvenire 17 dicembre 2024
- Proposta B3 – Testo tratto da: Telmo Pievani, Un quarto d’era (geologica) di celebrità, in Sotto il vulcano, Feltrinelli 2022
- Proposta C1 – Testo tratto da Paolo Borsellino: I giovani, la mia speranza, in Epoca – 14 ottobre 1992
- Proposta C2 – Testo tratto da Anna Meldolesi e Chiara Lalli, L’indignazione è il motore del mondo social. Ma serve a qualcosa? in 7-Sette, 13 dicembre 2024
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